sabato, luglio 29, 2006

(cliccate sull'immagine per vederla meglio)
"L'isola dei morti", dipinto attualmente conservato al Kunstmuseum di Basilea, è opera del pittore svizzero Arnold Böcklin.
Boecklin con questo dipinto vuole farci sentire il silenzio, l'immobilità della Morte e anche, forse a suo modo, la sua bellezza, così ognuno di noi può proiettare su questo quadro i sentimenti inconsci relativi al problema della Morte.
Lo stesso autore definì "L'isola dei morti" un quadro per sognare e la sua intenzione era di evocare uno stato d'animo nelle persone che lo guardavano.
Lui affermava: "chi guarda il quadro deve avere timore di disturbare il solenne silenzio con una parola espressa a voce alta".
Boecklin si affrettò a dipingere altre versioni del quadro, per il grande successo che aveva avuto, in totale sono 5 le riproduzioni del dipinto ricreate da lui. ( per vedere le altre versioni http://digilander.libero.it/initlabor/jmp-initlabor2003-presentazione/annessi-al-curriculum/boeklin/bocklin/iotd.htm)

Tra i più appassionati estimatori di quest'opera ci sono stati personaggi come Sigmund Freud, Adolf Hitler e molti altri:

Salvator Dalí riprenderà spesso il motivo di Böcklin inserendo a più riprese cipressi nei suoi dipinti.
Sigmund Freud nel suo studio medico di Vienna, aveva 22 riproduzioni di dipinti celebri e numerose erano del dipinto "l'Isola dei Morti".
Rachmaninov, compositore russo, nel 1907 compose il poema sinfonico “L'isola dei Morti”, evidentemente ispirato al dipinto di Böcklin.
Gabriele D'Annunzio, non avendo potuto entrare in possesso di uno degli originali del quadro, fece piantare nel parco della sua residenza di Gardone Riviera, il Vittoriale, gruppi di cipressi per ricrearne l'atmosfera.
Lenin teneva il quadro di Bocklin nella sua stanza da letto.

Ma il più importante estimatore del quadro di Bocklin, però, resta Adolf Hitler. Il Fuhrer era letteralmente impazzito per “L’isola dei morti”. Quando, nell’aprile del 1945, l’Armata Rossa entrò nel Bunker berlinese dove Hitler, ormai sconfitto si era suicidato, c’era il dipinto a campeggiare sulla parete del suo studio.
(per saperne di piu' http://www.francocenerelli.com/antologia/artenaz2.htm)

Arnold Böcklin è sepolto insieme alla figlia nel cimitero inglese di Firenze.


Voi, cosa ne pensate?
Guardatelo per un po'...che sensazioni vi suscita?
Alessandra

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Grande quadro!
Non l'avevo mai visto!

E' malinconico.

il Bruco ha detto...

Si è un'ipotesi, perchè lui prima di dipingere l'isola dei morti è stato un anno a ischia..

e quindi tutti a Ischiaaa hihi

Anonimo ha detto...

l'arte è una delle mie più grandi passioni...e forse è proprio per questo motivo che questo quadro mi ha lasciata a bocca aperta la prima volta che l'ho visto!
Non è facile giudicarlo...e allo stesso tempo è troppo semplice definirlo bello o brutto. L'aggettivo che, secondo me, più gli si addice, è "assordante"!
Può sembrare un controsenso...ma, guardando il quadro; è talmente forte la sensazione di silenzio, di pace, che può divenire appunto assordante!
Sembra la rappresentazione di un viaggio verso l'infinito....SIMONA

Anonimo ha detto...

:O

Anonimo ha detto...

quale miglior ispirazione per uno studio approfondito della mente per un pazzo come freud???
a mio avviso il dipinto è così misterioso,audace e totalmente immerso in una nube di terrore che proviene da quei tristi e raccapriccianti cipressi. . . il resto?sembrerebbe quasi il paradiso!!!!!peccato che non posso farmi una chiacchierata con il diretto interessato per capire cosa gli frullava per la mente ma direi che ha proprio lasciato il segno!!!!claudia psico 2. . .